Villa le Balze fiesole firenze



La villa è situata dirimpetto a Villa Medici.
La Villa fu progettata in uno strettissimo spazio allungato su un versante della collina fiesolana,.nel 1911 e terminata nel 1919 da Cecil Pinset(1884-1963),per un filosofo americano Charles August Strong.
Nel 1979 la figlia di Strong, la marchesa Margaret Rockefeller de Cuevas de Lorain, per rispettare le ultime volontà del padre regalò la villa alla Georgetown University che da allora vi ospita i suoi studenti durante la loro permanenza di studi in Italia.
 dopo l'ingresso principale ,si apre un  primo spazio ed  è quello che veniva chiamato il giardino degli aranci. Originariamente, erano stati piantati degli alberelli di agrumi, successivamente sostituiti da geranei a edera che si avvolgono intorno a reti metalliche.
 Attraverso due arcate aperte nella parete ovest, si accede al giardino d'inverno, realizzato secondo lo schema formale, è suddiviso in aiuole geometriche bordate di bosso al cui centro è posta una vasca circolare in pietra. Gli elementi che decorano questa parte del giardino sono piante, perenni e stagionali, vasi di limoni e un falso gelsomino, che ricopre interamente la parete sotto la balconata.
La villa è attraversata da un 'asse prospettica che termina in un boschetto composto da una serie di lecci piantati in filari attraversati da un percorso che culmina in una grotta bugnata.
 Parallelamente a questo percorso corre un altro sentiero, bordato da iris, lavanda e rose, che separa lo spazio verde progettato da Pinsent, dall'aperta campagna. Attraverso una scala in pietra a doppia rampa posta di fronte al lato nord della villa si raggiunge un pergolato di rosa banksiae,dove si può vedere una vista dall'alto del giardino stesso. Tra le due rampe si innesta una grotta con fontana a spugne, ai cui lati si aprono due pareti decorate a mosaico in ciottoli, con quattro medaglioni ad altorilievo, raffiguranti busti di filosofi dell'antichità. Nel muro sopra la fontana, all'interno di una nicchia, è posta una statua di Venere.
 Questo impianto rappresenta il progetto di giardino del Pinsent in cui meglio si manifesta la sua capacità di passare, gradualmente, da uno spazio architettonicamente organizzato al paesaggio naturale di prati e uliveti, che si trovano ai suoi confini.

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