ricetta classica Cartapesta macerata
Ingredienti per 1 Kg circa di impasto:
5 fogli doppi di giornale
2 cucchiai colmi di gesso in polvere
2 cucchiai colmi di colla da parati in polvere (tipo METYLAN)
2 cucchiai di colla vinilica (tipo VINAVIL)
un cucchiaio di olio di semi di lino
Altro materiale:
una ciotola capiente
un mixer (o robot da cucina o come altro lo si voglia chiamare)
un cucchiaio di legno
un cucchiaio
guanti di gomma per proteggere le mani
una pentola capiente
un setaccio a maglia fine
un secchio di plastica
- Strappare la carta di giornale seguendo il senso della fibra (la direzione verso cui la carta si strappa più facilmente).
- Ridurla a pezzetti di due o tre centimetri quadrati.
- Mettere tutto in una pentola capace o in un secchio. Ricoprire di acqua e far macerare almeno per 48 ore.
- Mettere la carta macerata in una pentola, aggiungere due litri d'acqua, portare a ebollizione e far bollire per 20 minuti circa finché le fibre della carta non sono ammorbidite completamente.
- Togliere dal fuoco e triturare il tutto in un mixer, fino a ridurre il composto ad una poltiglia molto fine.
- Lasciare raffreddare e, strizzando con le mani l'impasto, scolare l'acqua in eccesso (ponendo attenzione a non seccarla troppo!).
- Porre la materia in una capiente terrina e aggiungere 2 cucchiai di colla vinilica (aumentando la dose si ottiene un prodotto finale più solido e resistente) e mescolare.
- Aggiungere 2 cucchiai di gesso bianco in polvere passandolo al setaccio e regolare eventualmente in più se l'impasto sembra troppo molle (non aggiungere troppo gesso! renderà l'oggetto fragile e pesante) e mescolare.
- Aggiungere un cucchiaio di olio di lino e mescolare.
- Dopo aver mescolato molto bene aggiungere due cucchiai di colla in polvere per parati e lavorare ancora con le mani per ottenere un impasto morbido "come quello della pizza".
- A seconda dello spessore dell'oggetto andrà fatta asciugare per 2-3 giorni, ma anche due settimane.
- Eseguire le decorazioni finali con vernice acrilica, smalto sintetico o tempere.
- Facoltativamente terminare con un flatting a spruzzo.
5 fogli doppi di giornale
2 cucchiai colmi di gesso in polvere
2 cucchiai colmi di colla da parati in polvere (tipo METYLAN)
2 cucchiai di colla vinilica (tipo VINAVIL)
un cucchiaio di olio di semi di lino
Altro materiale:
una ciotola capiente
un mixer (o robot da cucina o come altro lo si voglia chiamare)
un cucchiaio di legno
un cucchiaio
guanti di gomma per proteggere le mani
una pentola capiente
un setaccio a maglia fine
un secchio di plastica
- Strappare la carta di giornale seguendo il senso della fibra (la direzione verso cui la carta si strappa più facilmente).
- Ridurla a pezzetti di due o tre centimetri quadrati.
- Mettere tutto in una pentola capace o in un secchio. Ricoprire di acqua e far macerare almeno per 48 ore.
- Mettere la carta macerata in una pentola, aggiungere due litri d'acqua, portare a ebollizione e far bollire per 20 minuti circa finché le fibre della carta non sono ammorbidite completamente.
- Togliere dal fuoco e triturare il tutto in un mixer, fino a ridurre il composto ad una poltiglia molto fine.
- Lasciare raffreddare e, strizzando con le mani l'impasto, scolare l'acqua in eccesso (ponendo attenzione a non seccarla troppo!).
- Porre la materia in una capiente terrina e aggiungere 2 cucchiai di colla vinilica (aumentando la dose si ottiene un prodotto finale più solido e resistente) e mescolare.
- Aggiungere 2 cucchiai di gesso bianco in polvere passandolo al setaccio e regolare eventualmente in più se l'impasto sembra troppo molle (non aggiungere troppo gesso! renderà l'oggetto fragile e pesante) e mescolare.
- Aggiungere un cucchiaio di olio di lino e mescolare.
- Dopo aver mescolato molto bene aggiungere due cucchiai di colla in polvere per parati e lavorare ancora con le mani per ottenere un impasto morbido "come quello della pizza".
- A seconda dello spessore dell'oggetto andrà fatta asciugare per 2-3 giorni, ma anche due settimane.
- Eseguire le decorazioni finali con vernice acrilica, smalto sintetico o tempere.
- Facoltativamente terminare con un flatting a spruzzo.
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